venerdì 2 novembre 2018

Iscrizioni aperte, anche per quest’anno via Skype, ma…


Mi scuso. È un po’ di tempo che non pubblico articoli, ma gli impegni professionali di quest’anno mi hanno allontanato dal blog. Dal blog, ma non dagli impegni con le/i ragazze/i che vogliono affrontare il percorso concorsuale per la Scuola Militare, i cui genitori non hanno mai messo di chiamarmi, anche solo per avere qualche consiglio.

La novità, partita ormai due anni fa, di seguire i giovani concorrenti anche via Skype, sta avendo un gratificante riscontro. Partì a seguito delle richieste da parte di alcuni genitori che non riuscivano a trovare chi potesse seguire i loro figli in luoghi vicino a casa. Avevano e hanno ragione; sono poche le realtà che si dedicano a questa attività di preparazione, e difficilmente se ne possono trovare vicino casa; le chiamate mi sono arrivate da ogni parte d’Italia, da nord a sud.

Ci tengo però a puntualizzare alcune cose, che genitori e ragazze/i devono tenere ben presente. Le lezioni via Skype non hanno lo stesso effetto di quelle che faccio frontalmente nella zona in cui opero (Latina e Frosinone). Parlare con lo schermo del computer (anche se l’immagine è quella del formatore che in quel momento ti sta parlando), non è lo stesso che parlare con una persona che ti sta di fianco. Il rischio è la distrazione di chi dovrebbe ascoltare e seguirmi.

Osservando le/i ragazze/i che stanno dall’altra parte del mio schermo, noto spesso che il loro sguardo vaga per la stanza da dove si collegano (cameretta, cucina, salotto), e probabilmente anche per il fatto che vicino a loro ci sono “elementi di disturbo” che io non posso vedere perché fuori dal campo della videocamera, ma che sento perché c’è un microfono!

Intendo dire che non sono da sottovalutare gli elementi di disturbo. Anzi, sono particolarmente insidiosi per la buona riuscita del percorso formativo e di preparazione. Non mi riferisco, per esempio, al fratellino o sorellina che gioca (più o meno in silenzio) lì accanto, ma anche alla mamma che prepara silenziosamente da mangiare in cucina o al fratello/sorella che studiano in silenzio sulla scrivania accanto.

Se fossimo in una lezione frontale, nell’aula o nel locale della casa dove vado direttamente a dare le mie consulenze didattico-educative, saremmo soltanto io e l’allieva/o; senza nessuno che ci possa disturbare. È dunque importante che i genitori, ma le/gli stesse/i ragazze/i siano consapevoli di questo fatto e che collaborino affinché si creino le condizioni ottimali per un buon percorso formativo. Nel loro stesso interesse.

Contattatemi pure per le lezioni a distanza. La prima cosa che vi dirò sarà quella di verificare che abbiate gli spazi idonei, con la giusta e necessaria tranquillità per la/il ragazza/o che dovrò seguire. Se già adesso sapete di non poter creare queste condizioni, consiglio ai genitori di cercare altre soluzioni.

Nei prossimi articoli parlerò di come affrontare il percorso formativo e di come ragazze e ragazzi si devono preparare per affrontare i vari step previsti dal concorso.

Ricordo sempre che è fondamentale studiare a scuola; approfondire ciò che si studia. Informarsi anche sui fatti di attualità. Ragazze e ragazzi, soprattutto ampliate il vostro lessico (ho potuto constatare che quello dei giovani è piuttosto limitato) leggendo e andando a ricercare sui vocabolari il significato delle parole che non conoscete, senza ricorrere al “sentito dire” o alle vostre intuizioni.

La Scuola Militare non è un luogo per “giocare a fare i soldatini”, ma un luogo di studio che costa sacrificio. Riflettete bene su questa cosa, prima di affrontare il concorso. Non sono pochi le/i ragazze/i che lo vincono, e che solo dopo pochi giorni si ritirano perché la realtà in cui si ritrovano è molto diversa da quella che immaginavano.

sabato 23 dicembre 2017

Iscrizioni aperte, ricominciamo anche on-line

Di nuovo ben ritrovati a tutti. Anche quest’anno gli impegni professionali mi hanno tenuto lontano dal blog informativo, ma è doveroso informarvi sulla novità partita per la preparazione di ragazze e ragazzi alla prova di preselezione del concorso per la Scuola Militare.

Poco più di un anno fa, era il settembre del 2016, diversi genitori mi hanno contattato da tutta Italia per avere informazioni sulla Scuola Militare e sulla consulenza didattico-educativa che propongo a coloro che vogliono affrontare il percorso concorsuale.

Tutti mi hanno riferito delle loro difficoltà a trovare qualcuno che potesse preparare adeguatamente le loro figlie e i loro figli. Il problema non era solo legato a quello della inesistenza di scuole o preparatori vicino a loro, ma anche ai loro impegni lavorativi e professionali che impediscono loro di trovare il tempo necessario per poter seguire le loro ragazze e i loro ragazzi; a ciò si aggiungano gli impegni di figlie e figli (scolastici ed extrascolastici) che complicano ulteriormente le cose.

Più di uno mi ha letteralmente implorato di organizzarmi con lezioni a distanza.

Sapete già che il nostro progetto di consulenza formativa si è sempre basato esclusivamente su incontri frontali e perciò su un territorio limitato geograficamente dagli spostamenti miei e degli allievi, evitando la formazione a distanza perché sicuramente meno adatta per i nostri obiettivi.

Viste le insistenti richieste, e consapevole delle difficoltà, ho proposto loro di fare lezioni on-line sfruttando la piattaforma di Skype, rendendoli consapevoli che la qualità della consulenza avrebbe potuto non essere la stessa. Ne avevo parlato anche un anno fa: http://scuolamilitare.blogspot.it/2016/12/le-iscrizioni-sono-aperte-cominciamo.html

Certamente l’alternativa per loro era solo questa. La mia raccomandazione è stata che ragazze e ragazzi seguissero alla lettera le mie indicazioni e si impegnassero al massimo a seguirmi.
Così ho avuto il piacere di seguire ragazzi da diverse regioni.

Il bilancio è stato positivo, vista anche la prima esperienza. Devo però fare alcune importanti considerazioni.

Qualcuno non mi ha seguito come avrebbe dovuto, e purtroppo i risultati si sono visti. In effetti è difficile ascoltare una persona che ti parla da uno schermo e che non hai mai incontrato di persona. Un ragazzo in particolare, invece, mi ha seguito con la massima serietà e impegno; faceva tutti gli esercizi che gli davo e partecipava con interesse alle lezioni. I risultati si sono visti: ora è alla Scuola Militare Teulliè a Milano.

Anche quest’anno sarà dunque possibile proporre la preparazione on-line. Come ho fatto lo scorso anno, mi organizzerò con tutti per fare in modo di incontrarci e conoscerci anche personalmente quando andrete a sostenere le prove preliminari.

Quest’anno apriamo le iscrizioni un po’ in ritardo, ma sempre in tempo per organizzare il percorso formativo che partirà nel mese di febbraio.

Chiedo alle persone interessate di contattarmi, anche solo per informazioni, al più presto perché quest’anno gli impegni professionali non mi consentiranno di seguire più di 3 ragazze/i.

Per un primo contatto, potete inviare una mail al nostro indirizzo di posta elettronica scuolamilitare@ierf.it . Vi ricontatteremo entro 48 ore per darvi tutte le informazioni che vi interessano.

A conclusione, mi è gradito porgere a tutti coloro che mi seguono e seguiranno, anche a nome di IERF, i nostri migliori auguri per un sereno Natale ed un anno nuovo ricco di ogni bene e soddisfazione, ma soprattutto che i vostri figli possano veder coronato questo loro straordinario sogno.


sabato 24 dicembre 2016

Le iscrizioni sono aperte. Cominciamo a organizzarci

Ben ritrovati a tutti. Gli impegni professionali mi hanno tenuto lontano dal blog informativo, ma eccomi qua per tempo, perché quello che devo dirvi è importante.

In questo articolo comunico a tutti quella che per noi è una novità, che molti interessati mi hanno chiesto di attuare.

Il nostro progetto di consulenza formativa si è sempre basato esclusivamente su incontri frontali e perciò su un territorio limitato geograficamente dagli spostamenti miei e degli allievi, evitando la formazione a distanza perché sicuramente meno adatta per i nostri obiettivi.

Quest’anno però, alle richieste di aiuto provenienti dal nostro territorio, se ne sono aggiunte non poche da parte di ragazze e ragazzi che abitano in altre zone d’Italia (dalla Lombardia alla Sicilia).

Coloro che ci hanno contattato e che abitano “fuori zona” (parliamo di centinaia di chilometri da noi), hanno tutti chiesto il nostro aiuto, vedendo la nostra una soluzione efficace al problema della preparazione dei loro figli, in quanto nelle loro vicinanze non avevano chi li potesse seguire nel percorso concorsuale.

Nonostante la mia dichiarata poca propensione, questi genitori mi hanno chiesto di adottare comunque soluzioni “a distanza”. Me lo hanno proprio espressamente detto: l’alternativa sarebbe stata quella che i loro figli si preparassero da soli.

Questa loro insistenza ha particolarmente colpito me e tutta la nostra associazione. Ci siamo chiesti come mai avessimo questo tipo di riscontro. Probabilmente qualcuno avrà letto il post su Facebook della mamma di Irene, che mi ha pubblicamente ringraziato per l’aiuto che ho dato a sua figlia per il superamento del concorso (chi non lo avesse fatto, lo può leggere a questo link: https://www.facebook.com/scuolamilitare/posts/1108107859285892?comment_tracking=%7B%22tn%22%3A%22O%22%7D . Ma credo abbiano anche fatto dei confronti con altri, e la cosa mi rende e ci rende, come associazione, particolarmente orgogliosi del nostro impegno.

Abbiamo dunque affrontato il problema e, notando il congruo numero delle richieste “fuori sede” che ci sono giunte, abbiamo deciso di attrezzarci proponendo lezioni a distanza utilizzando la piattaforma Skype, rendendo comunque consapevoli anche i genitori che la soluzione ha dei limiti comunicativo-relazionali che per noi sono importanti.

Ricontatteremo nei prossimi giorni tutti quelli che ci avevano già contattato telefonicamente o via mail, per confermare la loro partecipazione al percorso di consulenza formativa, sia “frontale” sia “a distanza” su piattaforma Skype.

Le iscrizioni restano comunque ancora aperte, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Per un primo contatto, potete inviare una mail anche al nostro nuovo indirizzo di posta elettronica scuolamilitare@ierf.it . Vi ricontatteremo entro 48 ore per darvi tutte le informazioni che vi interessano.

A conclusione, mi è gradito porgere a tutti coloro che mi seguono e seguiranno, anche a nome di tutta l’associazione, i nostri migliori auguri per un sereno Natale ed un anno nuovo ricco di ogni bene e soddisfazione, ma soprattutto che i vostri figli possano veder coronato questo loro straordinario sogno.

scuolamilitare@ierf.it


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mercoledì 19 ottobre 2016

La strana idea di voler andare alla Scuola Militare

Do per scontato che l’idea venga dagli stessi ragazzi, perché se sono solo i genitori a volerlo e fanno di tutto per convincere i figli, titubanti o addirittura contrari ad affrontare il concorso, già partiamo male.

Sì cari genitori, partite col piede sbagliato. Partecipare al concorso per la Scuola Militare, e ancor più frequentare quella Scuola, non è certo una passeggiata; tutt’altro.

Partecipare al concorso comporta un coinvolgimento emotivo importante per ragazze e ragazzi di 15/16 anni; è una prova importante, che sentono e vivono in maniera profonda, che ricorderanno per molto tempo e che, indipendentemente dall’esito, ne faranno tesoro per le esperienze future. Non è una cosa da poco.

Li vedo e li sento quando sono di fianco a me e ascoltano le mie indicazioni. Gli occhi brillano; la loro tensione si percepisce solo a guardarli (e me lo confermano i genitori). Li sento carichi, con una gran voglia di fare, di capire. E tutto questo quando al concorso mancano sì e no 60 giorni, e oltretutto il bando non è ancora stato pubblicato e quindi non ancora iscritti.

Andare a frequentare la Scuola Militare sarà per loro come entrare in un nuovo mondo, dove la vita è molto diversa da quella cui sono abituati. Sarà soprattutto un’importante esperienza di vita difficile da immaginare; e il fatto di aver avuto l’occasione di parlare con qualcuno che l’ha avuta e ha loro raccontato qualcosa, non è sufficiente; bisogna essere là, viverci.

Certamente, anche voi genitori siete convolti emotivamente. Guai se non lo fosse! E se a questo punto siete spaventati per quello che ho detto, o se al contrario pensate che abbia esagerato, significa che le informazioni che avete non sono complete.

Mandereste vostra/o figlia/o in un luogo che voi stessi non conoscete bene?

In un ambiente dove non sapete se la/il vostra/o ragazza/o sarà in grado di vivere lontano dalla famiglia?

Certo che no! Non voglio certo che vada a stare male!”. E ci mancherebbe altro!

Ecco, proprio per questi motivi è indispensabile che la voglia di affrontare il percorso concorsuale e il successivo percorso di studi alla Scuola Militare venga direttamente, e magari inaspettatamente, dalla/dal ragazza/o. Quasi tutti i genitori dei ragazzi che ho seguito, fra le prime cose che mi hanno detto è stato che sono rimasti stupiti dalla richiesta che “un giorno” la/il figlia/o ha fatto loro.

È a questo punto che la/il ragazza/o deve essere assecondata/o, guidata/o e seguito nella sua scelta, certamente dopo aver verificato con lei/lui che il desiderio sia scaturito da una corretta informazione e non da “sentiti dire” o peggio da semplice immaginazione.

Adesso che la/il ragazza/o ha espresso il desiderio, la giusta preoccupazione dei genitori (oltre a quella che già cominciano a pensare ai tre anni in cui la/lo vedranno solo durante le feste e le vacanze) è quella di come fare affinché raggiunga il suo obiettivo.

E qui veniamo al dunque. Cominciate ad informarvi da amici, conoscenti, ma (dato che la Scuola Militare non sono in tanti a conoscerla) soprattutto con internet; fate le vostre ricerche (magari notturne, perché non è bene che vostra/o figlia/o scopra che voi siete più in ansia di lei/lui) e molto probabilmente per voi comincia ad aprirsi un mondo.

Sarete andati sui siti del Ministero della Difesa, quindi a visitare quelli delle Scuole Militari, ma ci avrete capito poco.

A questo punto siete quindi obbligati a rivolgervi a chi ne sa o dovrebbe saperne di più, cioè a quelle scuole o istituti che preparano i ragazzi ai concorsi. A questo proposito ho già detto qualcosa in questo articolo: http://scuolamilitare.blogspot.it/2016/01/come-prepararsi-per-il-concorso-attenti.html

Più di qualcuno ha contattato e sta contattando anche me. Le cose che mi dicono i genitori con cui ho il piacere di parlare o di incontrare personalmente sono: che ho detto loro molte cose che non conoscevano (pur avendo già parlato con altri); che per certi versi li ho tranquillizzati; che si stupiscono del fatto che dico loro che ne riparleremo a gennaio (spiego anche il perché non ha senso e oltretutto sia controproducente iniziare a prepararsi mesi prima).

Ci sono altri argomenti che vengono trattati nel colloquio, ma quello che apprezzo di più è che le domande che fanno, la loro curiosità, tende a scoprire soprattutto la professionalità della persona cui si stanno rivolgendo e che potrebbe curare la formazione (loro dicono “fare lezione”, ma noi di IERF usiamo il termine “formazione” perché molto più adeguato al percorso che pensiamo) di loro figlia/o. Ho già spiegato in questo articolo cosa intendiamo per “consulenza formativa”: http://scuolamilitare.blogspot.it/2015/12/ciao-sono-mauriziogerardini-di-ierf.html

E se preferissi che mia/o figlia/o facesse tutto da solo?”. Liberissimo di farlo. Però non lasciare tua/o figlia/o proprio da solo, cerca almeno di seguirlo tu genitore! Se ne hai le capacità e soprattutto il tempo è sicuramente un’ottima cosa e tua/o figlia/o ne sarà certamente gratificato. Compra il libro, ma non lasciarla/o sola/o!!!

A questo proposito ti racconto cosa mi è accaduto lo scorso mese di maggio, in pieno periodo concorsuale.

Mi ha contattato con un messaggio sulla nostra pagina Facebook un ragazzo, che con un nome inventato chiamerò Alberto, disperato perché non era riuscito a passare le prove preliminari per una Scuola, che voleva qualche consiglio per poter superare i test per il concorso di altra Scuola Militare cui si era candidato (nota - ci si può iscrivere anche ai concorsi di tutte e tre le Scuole Militari: Esercito, Marina e Aeronautica).

Mi chiese anche se il testo su cui si stava preparando andasse bene. Il libro non era fra quelli che utilizzo io, gli indicai perciò quello che a mio giudizio avrebbe potuto aiutarlo meglio. Il problema però era che Alberto l’altra prova l’avrebbe avuta la settimana successiva. Non aveva certo molto tempo per prepararsi. Io non potevo aiutarlo (per problemi di tempo, oltre al fatto che ci dividevano alcune centinaia di chilometri) se non dargli la mia disponibilità per qualche suggerimento.

Nei colloqui che ho avuto, Alberto prima su Facebook e poi il padre telefonicamente mi dissero che non si erano rivolti a nessuno (non ho chiesto loro il perché; le motivazioni potevano essere tante), che avevano comprato il libro che gli avevano consigliato e si era messo a studiare ed esercitarsi da solo. Alberto ci aveva messo molto impegno, di questo ne sono sicuro perché da come parlava si capiva che era un ragazzo molto determinato. Nonostante tutto ciò, però, la prova del primo concorso non la superò perché il punteggio era stato veramente molto basso. Ecco perché stava chiedendo il mio aiuto.

Secondo voi, Alberto è riuscito a superare almeno la seconda prova? Purtroppo no.

Ci mancherebbe che il solo fatto di avergli suggerito un altro libro e avergli dato alcuni suggerimenti, anche scritti, tre giorni prima della prova sarebbe stato sufficiente a cambiare drasticamente la sua formazione.
Mi è dispiaciuto tanto. Lui e i genitori mi ringraziarono comunque per la disponibilità e Alberto mi disse che ci avrebbe riprovato con l’Accademia.

Un caro abbraccio ad “Alberto”. Chissà, se leggerà questo articolo probabilmente si riconoscerà.

In questi giorni sto ricevendo mail e telefonate da tutta Italia, di genitori che mi chiedono informazioni sul concorso, sulla Scuola Militare, sulla mia consulenza formativa. Ne approfitto qui per scusarmi ancora con loro per il tempo che li tengo al telefono per rispondere alle loro domande e per spiegare anche quello che non è venuto loro in mente di chiedermi.
State diventando tanti.

Grazie per la fiducia.

scuolamilitare@ierf.it

martedì 20 settembre 2016

Iniziata la scuola, pronti per il prossimo concorso?

Ben ritrovati a tutti.

Dopo una lunga pausa (me ne scuso con voi tutti), eccomi qui a raccontare un po’ di cose sul concorso per la Scuola Militare.

Prima di tutto, voglio augurare a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi che hanno da poco iniziato la scuola un buon anno scolastico; che trascorra, nonostante tutto, nella più assoluta serenità.

Un particolare augurio, concedetemelo, lo devo però fare alle allieve (con precedenza agli "anziani", come la consuetudine militare prevede) che mi hanno reso particolarmente orgoglioso di averle seguite.

A Irene, che ha iniziato il secondo anno di Liceo Classico alla Scuola Militare Nunziatella.

A Chiara, che quest’anno frequenta il primo anno di Liceo Classico alla Scuola Militare Aeronautica Douhet di Firenze, cui vanno anche le mie congratulazioni e quelle di IERF per aver raggiunto il tanto auspicato traguardo con impegno e dedizione.

Quest’anno sono stato contattato da più genitori interessati al prossimo concorso, quello che uscirà nel 2017. Addirittura quelli i cui figli frequentavano ancora il primo anno di liceo (o quarto ginnasio).

La cosa mi ha fatto enormemente piacere; da quello che mi dicevano, è emerso che viene apprezzato il mio lavoro e come io intendo il percorso formativo. Non le classiche lezioni, ma un percorso di consulenza formativa, dove per me è importante capire le difficoltà dei ragazzi e delle ragazze nell'affrontare per la prima volta un importante percorso e quindi aiutarli a superarle sfruttando le loro stesse capacità spesso non riconosciute perché inespresse.

Certamente la comprensibile preoccupazione di questi genitori, permettetemelo, è un po’ troppa. Ma non solo i genitori.

Mi ha anche contattato una ragazza, più volte, perché le dicessi come doveva prepararsi per il prossimo concorso (quello del 2017), i libri che doveva acquistare e cosa doveva studiare. Ha iniziato a chiedere informazioni già dallo scorso mese di aprile, quando frequentava il primo anno di liceo, ricontattandomi anche quest’estate per chiedermi ancora quali libri avrebbe dovuto comprarsi per iniziare a prepararsi.

Apprezzabile questo suo impegno, ma le ho detto che era sicuramente molto presto e che quello che doveva fare, dopo l'indispensabile pausa delle vacanze estive da dedicare al relax e magari a rilassanti letture, era prima di tutto dedicarsi allo studio e cominciare a prepararsi per affrontare le prove di educazione fisica previste dal concorso. Questi argomenti li ho già trattati in precedenti articoli: http://scuolamilitare.blogspot.it/2016/01/come-prepararsi-per-le-preselezioni.html

Per concludere.
Mi rivolgo a tutte le ragazze e ragazzi che hanno intenzione di affrontare il prossimo concorso per le Scuole Militari.

Quest’anno dedicatevi più del solito allo studio perché questo è di fondamentale importanza.
Cominciate ad abituarvi ad una nuova vita che vi attende, rinunciando a qualche distrazione che internet e le nuove tecnologie vi propongono (ho detto “qualche”, non tutte! Anche le distrazioni sono necessarie, ma in piccole dosi).

Seguite gli argomenti più legati agli aspetti culturali e didattici. Siate curiosi di conoscere e di sapere.
Informatevi, ma (mi raccomando!!!) utilizzando i canali noti per serietà e competenza, senza cadere nella giungla di disinformatori di cui la rete è piena.

Come hanno già fatto e stanno facendo in tanti, contattatemi pure via mail o attraverso la pagina Facebook.
Sono a disposizione per qualsiasi informazione.

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giovedì 24 marzo 2016

Siete ancora in tempo per prepararvi

Fra pochi giorni verrà pubblicato sul sito del Ministero della Difesa il bando per il concorso per l’ammissione alla Scuola Militare Esercito, Marina e Aeronautica.

Molti non sanno di cosa si tratti, non conoscono “la materia”; spesso confondono la Scuola Militare con l’Accademia Militare.

Per certi versi direi che grazie a questi miei articoli, alle locandine che ho affisso nei licei, alla nostra pagina Facebook dove teniamo aggiornati tutti sugli eventi che riguardano la Scuola Militare, molti scoprono questo mondo che purtroppo viene tenuto troppo nascosto e spesso male interpretato, proprio a causa della scarsa informazione. Per questo inviterei tutti ad informarvi, sul sito ufficiale del Ministero della Difesa e sui siti ufficiali delle Scuole Militari, di cosa effettivamente si tratti.

A questo punto, magari vi siete fatti un giretto sui siti che ho indicato e avete fatto le vostre scoperte; vi siete fatti un’idea, probabilmente con qualche altro dubbio da chiarire, e ne volete sapere di più. Bene, per questo è sufficiente contattarmi all'indirizzo mail che trovate sotto.

Però starete facendo anche qualche ragionamento pensando: “sì, però ormai è tardi”; “chissà quanto ci sarà da studiare”; “il mio amico l’anno scorso l’ha fatto, ha studiato per un anno, ma non è passato”; e tanti altri pensieri simili.

Bene, volevo tranquillizzarvi subito e dirvi che le vostre preoccupazioni sono del tutto infondate. Per affrontare il concorso è sì necessaria una preparazione particolare, che però non ha nulla a che vedere col percorso scolastico, che non prevede il dover “imparare a memoria” chissà quali regole o concetti, che non ha nulla a che vedere con il conoscere i regolamenti militari, o non saprei cos'altro di strano vi possa venire in mente.

Questo argomento l’ho già affrontato in un post precedente (cliccate qui per leggerlo). L’unica cosa che ripeto sempre anche a chi in questi giorni mi ha contattato, è che è importante studiare a scuola; per il resto ci si può preparare con serenità.

A proposito dei tempi di preparazione, voglio riferirvi di quanto emerso parlando col preside di un liceo, dove mi ero recato per esporre le locandine e per mettermi a disposizione dell’Istituto nel caso ci fossero più ragazzi interessati a saperne di più sul concorso e la Scuola.
Era il mese di febbraio.

Il dirigente scolastico, anche con un certo comprensibile orgoglio, mi dice: “Ah, sì. Pensi che noi abbiamo un ragazzo che si sta preparando proprio per il concorso già da qualche tempo; ogni tanto gli diamo il permesso per assentarsi dalla scuola per poter frequentare le lezioni per la preparazione al concorso...”.
Sentire questa cosa, mi ha sconcertato, e vi spiego i perché e gli errori che purtroppo i genitori fanno; spesso mal consigliati probabilmente perché coloro a cui si rivolgono pensano esclusivamente ai propri profitti giocando sulle legittime ambizioni della famiglia della/del ragazza/o..

1) Era febbraio; da quello che mi dice il preside capisco che un ragazzo aveva già da tempo iniziato la preparazione. NON SERVE. A meno che, tutto quel tempo non si impieghi a spiegare cose che non sono assolutamente utili ed essenziali per il concorso. Il problema è che in questo modo la/il ragazza/o si stanca concentrando le sue energie fisiche ed emotive per troppo tempo, magari su argomenti che non gli servono neppure. Dal punto di vista economico, significa che la famiglia andrà a pagare costi per un impegno che non solo non serve, ma che diventa addirittura controproducente per il raggiungimento della calma e tranquillità emotiva della/del ragazza/o.

2) La cosa abbastanza assurda è che il ragazzo venga distolto dalla frequentazione della sua scuola per andare a prepararsi da un’altra parte. NON SERVE. La scuola che frequenta è sufficiente a dargli la preparazione. Perché dovrebbe andare a frequentarne un’altra? La conseguenza è sempre quella, ulteriore dispendio di energie e soldi per nulla. OK, direste voi, “la/il ragazza/o ha qualche materia in cui deve rinfrancarsi”. Bene, come avreste fatto se non ci fosse stato il concorso? Sicuramente avreste trovato qualcuno che la/o seguisse in quelle materie, senza perdere ulteriori ore di scuola. Fatevi i conti: vi sarebbe sicuramente costato di meno e i risultati sarebbero sicuramente migliori.

3) Avete anche calcolato, altre a quelli di carattere economico, i costi in termini di tempo per gli spostamenti? Magari la/il ragazza/o deve essere accompagnato da qualcuno a quella scuola.

Torniamo a voi. Se volete affrontare il concorso siete ancora in tempo per prepararvi. Le prime prove di preselezione saranno a maggio; vedersi un paio di volte alla settimana, per un’ora o poco più, è sufficiente a trasmettere alla/al ragazza/o tutto ciò che è indispensabile sapere per affrontare il test logico-deduttivo. Ripeto, non ci sono regolette da imparare a memoria. Quello che trasmetto è il metodo che serve per affrontare tali prove; spiego e faccio fare esercizi perché il cervello deve stare in allenamento senza stancarsi. Sì, perché è molto facile stancarsi mentalmente facendo quegli esercizi. Proprio per questo mi raccomando sempre di non strafare e non dedicare più di mezz'ora al giorno per tenersi in allenamento.

A proposito di allenamento....certo non sottovalutate la preparazione fisica! Beh, potete allenarvi facendovi seguire da un allenatore di atletica, ma può essere anche sufficiente farsi consigliare dal professore di educazione fisica. Se non vi ritenete sufficientemente allenati, perché “non avete mai fatto sport”, ricordatevi che avete 15 anni...in poche settimane, con un allenamento ben seguito da un allenatore, riuscirete sicuramente a superare i minimi stabiliti dal concorso.

“...E i libri?” quelli ve li diamo noi. Abbiamo scelto libri specifici per questo tipo di concorsi, curati da coloro che operano da anni con i concorsi militari.
Ma hai appena detto che non c’è nulla da studiare, e tu adesso ci parli di libri?” Sono libri di esercizi, test logico-deduttivi. Ripeto, non ci sono regole o concetti da imparare a memoria. Anzi, per risolvere questi esercizi il cervello deve essere abituato a “muoversi”, non a ricercare concetti immagazzinati; ecco perché parlo di “allenamento” quando mi riferisco alla preparazione.

Chiudo ricordando quella ragazza che l’anno scorso mi si presentò con la madre proprio in questo periodo, preoccupata di essere in ritardo, che altre scuole l’avevano quasi derisa perché ”si svegliava adesso” per il concorso. Le spiegai, come ho fatto con voi adesso, che il tempo era comunque sufficiente.
Questa ragazza ora sta frequentando la Scuola Militare Nunziatella, ed è questa l’occasione per ricordarla nuovamente e rinnovarle le congratulazioni.


Buona Pasqua a voi tutti.



lunedì 15 febbraio 2016

Quando iniziare a prepararsi.

Ci siamo. Fra qualche settimana verrà pubblicato il bando dei concorsi, per esami, per l’ammissione di giovani ai licei annessi alle Scuole Militari di Esercito, Marina e Aeronautica per l’anno scolastico 2016-2017. Solitamente il bando viene pubblicato dal Ministero della Difesa dopo la metà del mese di marzo, intorno al giorno 20.

Una cosa che mi preme far notare a tutti gli aspiranti è che si tratta di un concorso “per esami”; non “per titoli”. Significa che per vincere il concorso bisogna superare delle prove, in particolare, nell’ordine, i test logico-deduttivi della prova preliminare, le prove di educazione fisica e il test di cultura generale.

Significa anche che non si tiene conto dell’andamento scolastico e dei voti che si possono prendere a scuola. Questo fatto può facilmente indurre a pensare che, a questo punto, possa passare “chiunque”; “pure gli asini” direbbero i maligni. Ma...
No! Non è certamente così. Per poter superare i test è sempre necessario avere un minimo di preparazione, e più se ne ha, meglio è.

A tutti gli effetti, quella che ragazze e ragazzi vanno ad affrontare, è una vera e propria gara; passano quelli che ne sanno di più, che sanno come affrontare i test e le prove. Ma, come spiegavo in un post precedente, non è vero neppure il contrario; cioè non è vero che se la/il ragazza/o ha tutti 9 e 10 in pagella è certa/o di superare il concorso. Avrà ottime possibilità, questo è ovvio, ma vi assicuro che ho conosciuto ragazzi con tali splendidi voti in pagella che non hanno superato neppure le prove preliminari!

È quindi necessario che le ragazze e i ragazzi si preparino in modo adeguato e mirato, senza andare a intralciare il loro impegno negli studi a scuola, perché indispensabili.
Bisogna quindi definire tempi ben precisi, in modo che la preparazione per il concorso non ostacoli quella per la scuola.

Questi i tempi del nostro percorso.

Abbiamo già ricevuto alcune telefonate e mail da genitori (e anche nonni!) che hanno voluto avere maggiori informazioni sui tempi di preparazione; ecco quindi che posso condividerle qui con tutti, così, quando mi chiamerete, avrete già qualche indicazione in merito.

Prima di tutto, voglio dirvi quali sono i “tempi” del concorso.
Dal giorno successivo la pubblicazione del bando (come dicevo, intorno al 20 marzo) si hanno a disposizione 30 giorni per presentare la domanda per via telematica. Avete dunque 30 giorni per decidere, ma è molto meglio se la decisione l’avete già presa, perché la preparazione deve iniziare possibilmente prima di quelle date!
Sì, perché le prove preliminari si svolgono nelle prime settimane del mese di maggio, e per quella data bisogna essere già pronti!!!

Per prepararsi per le prove di preselezione i tempi sono quindi maturi.
Gli incontri che farò con i ragazzi saranno almeno 12, di almeno un’ora ciascuno, una volta alla settimana. Facendo quindi un piccolo conto, l’ideale è iniziare fra la fine di febbraio e i primi di marzo. Tenete presente che ci saranno pure le vacanze di Pasqua...

Questo calendario consente alle ragazze e ai ragazzi di prepararsi con la giusta tranquillità e serenità, senza interferire con gli indispensabili impegni scolastici.
Certamente si può iniziare anche un po’ più tardi, ma consiglio di iniziare la preparazione entro il mese di marzo; in questo caso gli incontri saranno necessariamente bisettimanali.

Non dimenticatevi però che il concorso prevede anche le prove di educazione fisica. Certo bisogna prima superare le prove preliminari, ma noi diamo per scontato che saranno superate...!
È indispensabile quindi che i ragazzi si preparino anche dal punto di vista atletico, perché tali prove non sono certo una passeggiata. Parliamo di: salto in alto e corsa 1000 metri per l’Esercito; corsa 100 e 800 metri piani per Aeronautica; nuoto, e corsa 800 metri piani per la Marina; piegamenti sulle braccia e flessioni del busto per tutti.
Se non si è allenati in modo specifico per queste discipline, è meglio iniziare da subito!!! Attenti, ho detto “in modo specifico”; chi fa altri sport (calcio, danza, palestra, ciclismo, ecc.), sarà certamente avvantaggiato, ma deve allenarsi per prepararsi nello specifico per le prove che dovrà superare.
È importantissimo, perché i risultati delle prove di educazione fisica fanno punteggio!!!

Quindi, per le prove di educazione fisica, datevi immediatamente da fare!!! Consiglio di farvi seguire da istruttori qualificati, che possono essere anche gli stessi professori di educazione fisica della scuola. Parlatene con loro, sono certo che saranno ben lieti di aiutarvi e darvi consigli. Sulla nostra pagina Facebook abbiamo condiviso un post dell'Esercito che spiega molto bene come devono essere svolti gli esercizi.

Consiglio caldamente di andare agli open-day organizzati dalle Scuole per acquisire maggiori informazioni direttamente dagli allievi che le stanno frequentando; toglietevi ogni curiosità e dubbio.
Queste le prossime date:
Scuola Militare Nunziatella - Napoli: dal 15 al 20 febbraio; dal 14 al 19 marzo; dal 4 all’ 8 aprile
Scuola Militare Teuliè - Milano: 20 febbraio; 12 marzo; 9 e 16 aprile
Scuola Militare Aeronautica Douhet - Firenze: 13 e 28 febbraio; 12 e 19 marzo; 2 e 9 aprile.
Scuola Navale Militare Morosini - Venezia: 5 e 12 marzo.

Per le visite è indispensabile iscriversi e prenotarsi prima. Ulteriori informazioni potete trovarle sulla nostra pagina Facebook e sui siti ufficiali delle Scuole.

Forza ragazze

Forza ragazzi

Sta a voi fare il passo. Vi assicuro che anche la sola partecipazione al concorso sarà per voi tutti (anche per i genitori) una bellissima esperienza che certamente ricorderete.


Contattateci, è già tempo!