martedì 19 gennaio 2016

Come prepararsi per le preselezioni. Il segreto dell’essenziale.

Qualche giorno fa mi è capitato di leggere questa breve storiella; ve la riporto perché mi ha ricordato una cosa che poi vi racconterò.

Uno studioso che attraversava un fiume su di un traghetto chiese al battelliere:
- Conosci le scienze matematiche?
- No. È grave?
- Gravissimo! Hai buttato al vento almeno un quarto della tua vita. Conosci almeno l’astronomia?
- È qualcosa che si mangia?
- Ignorante! Hai perso almeno metà della tua vita. E la letteratura la conosci?
- Neanche.
- Sei uno sciagurato. Hai sprecato tre quarti della tua vita.
   Il traghetto, in quel momento, affondò, e il battelliere gridò al filosofo:
- Tu, sai nuotare?
- No!
- Allora perdi i quattro quarti della tua vita.

Morale: è sempre importante conoscere l’essenziale, ciò che è indispensabile per ciò che dobbiamo fare.

Certo, possibilmente mai fermarsi a quello. Però, senza l’essenziale, pur avendo tutto il resto, si rischia di perdere...nel nostro caso, il concorso!

Tre anni fa sono stato fuori dalla caserma di Foligno dove le ragazze e i ragazzi affrontano la prima prova dei test logico-deduttivi, la preselezione, dove in media passa un candidato su quattro.

Dopo l’ingresso dei ragazzi, fuori si trovavano solo i genitori che cominciavano a confrontarsi tra loro. Ne ho sentite di tutti i colori...

“Mia figlia si è letta tutto il dizionario dei sinonimi”. “Mia figlia si è letta tutto il dizionario di inglese”. “Mio figlio ha frequentato per un anno una scuola che lo ha preparato a puntino, gli hanno insegnato anche a fare il cubo!”. “Mio figlio si è imparato a memoria tutti i gradi”. Frasi simili, le ho sentite pronunciare da più persone.

Alla fine, so per certo, che molti di questi non hanno neppure passato le preselezioni. L’esito negativo che ha avuto una ragazza mi ha particolarmente colpito. Piangeva abbracciata ai genitori, erano vicino a me, mi sono avvicinato per consolarla. Anche i genitori erano affranti, mi dissero che avevano fatto frequentare alla ragazza una scuola “specializzata” in questi concorsi per circa un anno. Si è impegnata tantissimo. Una ragazza che al liceo andava molto bene, voti alti. Eppure, non ce l’ha fatta. Ho sbirciato la graduatoria...era oltre l’ottocentesimo posto (ne passavano poco più di 400), con una votazione piuttosto bassa, nonostante le sue eccellenti capacità scolastiche.

Come è potuto accadere che questi ragazzi “così preparati” non ce l’abbiano fatta? È successo perché hanno perso tempo ed energie (e soldi!) a studiare e prepararsi su cose che non servono!!! Il bello è che alcuni consigli glieli avevano dati proprio ai corsi di preparazione che hanno frequentato...una seconda scuola...che ha fatto fare al figlio e ai genitori  tantissimi sacrifici (tempo, energie e...soldi).

Cercare di “imparare a memoria” un dizionario è impossibile; leggerlo...a che serve? Sicuramente a perdere tempo ed energie.
Imparare a fare il “cubo” e imparare a memoria i gradi militari non serve proprio a nulla!!! Vi assicuro che fra  le domande NON ci sarà mai quella che vi chiede quante stelle ha un maggiore dell’esercito.

Le/I ragazze/i devono essere pronti ad affrontare il concorso con un approccio dedicato agli argomenti che tratteranno i test logico-deduttivi delle prove di preselezione. È importante sapere come comportarsi durante la prova; come rispondere alle domande...
Tutto il resto, lo imparano già al liceo.

Ultimi consigli per le/i ragazze/i: nel tempo libero leggete, documentatevi. Se volete qualche consiglio, scrivetemi! Mi raccomando però, che le fonti siano ufficiali e attendibili.
Al liceo studiate, applicatevi; dite ai vostri professori di spiegarvi meglio le cose che non capite...perché voi volete frequentare la Scuola Militare! Saranno orgogliosi di aiutarvi!


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